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Skuli

Warka Water

Il progetto Warka Water attraverso la costruzione dei Warka Village e delle Warka Tower svolge, limitando la mancanza d’acqua, un importante fattore d’aiuto per le popolazioni indigene dei paesi africani dove è stato implementato con l’intento di creare comunità autosufficienti con un mantenimento di alti standard sanitari e sociali. L’iniziativa è stata ideata e poi portata avanti con le varie costruzioni dall’Architetto Arturo Vittori.

Con l’iniziativa Skuli Trasforming The Future il Distretto Rotary 2060 vuole sostenere il progetto di costruzione di una scuola all’interno del Villaggio Muyuni A. Sito a Zanzibar in Tanzania. Il Villaggio attualmente è abitato da 200 famiglie formate da 3500 persone. Il territorio scolastico sarà composta sia da aule, dall’ufficio del direttore e dei servizi igenici ed anche da un campo con alberi e vegetazione ed un negozio. L’area sarà composta da 9 blocchi, le aule potranno ospitare 200 studenti in totale con aule di una superficie di 7×9 m^2.

Il lotto in totale coprirà un’area di 5.000 mq (100 metri di larghezza e 50 metri in lunghezza), le aule saranno orientate in base al percorso del sole, direzione del vento, presenza di vegetazione, morfologia del terreno, impatto della strada e le caratteristiche del sottosuolo.

Aiutare significa avere chiari quali sono le visioni ed i propri obiettivi

Acqua al centro

Costruzione con terra e materiali del luogo

Sistemi di canali d'acqua per la creazione di un ecosistema ricco di vegetazione

Nuovo ambiente di insegnamento e apprendimento

Edificio economico ma duratura

Inserimento gradevole nel paesagio

Usare tecniche costruttive locali

Portare la natura nel cuore dell'ambiente dell'apprendimento

La collaborazione sarà la parola chiave per la buona riuscita del progetto: gli abitanti del villaggio verranno infatti coinvolti e formati per tutte le fasi della costruzione così da migliorare i metodi di costruzione e per avere un aiuto nel scavare, trasportare immagazzinare i mattoni.

La scuola è pensata per avere un Design Biofisico ovvero pensato per operare in simbiosi con la natura, imparando da essa. Infatti è comprovato che le associazioni tra spazi interni ed esterni influenzano i risultati dell’apprendimento: gli studenti esposti a più luce naturale nelle aule ottengo risultati migliori, inoltre vengono aumentate memorie e concentrazione, ridotta la fatica, e migliorato l’apprendimento sociale ed emotivo.

Per la costruzione dell’edificio è stata scelta l’Architettura Bioclimatica: si tratta di una struttura composta da un veranda che si estende parallelamente alle aule, il tetto “Makuti” si estenderà di due metri oltre la vernando e le facciate saranno sostenute da pali in legno, l’obbiettivo è quello di creare ombra e contemporaneamente raccogliere l’acqua piovana. Infine la Torre Badgir fornire una ventilazione naturale.

Inoltre il progetto è stato ideato con l’idea di usare al massimo del suo potenziale la permacoltura ovvero un sistema di progettazione del territorio che integra armoniosamente l’uomo con l’ambiente e i suoi elementi. Sarà una tecnica integrante della formazione scolastica con un potenziale grande impatto sul popolo Muyuni e sullo sviluppo economico di Zanzibar. Tramite questo programma sarebbe addirittura possibile garantire un pranzo quotidiano a tutti gli studenti.

Grande importanza è stata data ai materiali da usare: i mattoni saranno fabbricati localmente, impastati con malta di terra ed essiccati al sole. Le fondazioni saranno composte da blocchi in calcare locale e cemento bianco. Il pavimento invece sarà realizzato in argilla mentre le pareti con mattoni e intonaco di adobe. Gli infissi invece saranno realizzati con legno di cocco e mango da artigiani locali. Il tetto Makuti infine sarà composto da foglie essiccate della palma da cocco e sostenuto da un telaio in legno di Casuarina.

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