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Le porte di una nuova annata Rotaractiana si sono appena spalancate: tanto entusiasmo, niente più restrizioni e svariati progetti “in cantiere”. I club ed i soci stanno, finalmente, ricominciando a pianificare a pieno ritmo service, incontri ed iniziative di vario genere. E, a livello Distrettuale, l’organizzazione non è da meno…
Alberto Bordignon, ci accompagnerà in un’annata “effervescente” alla scoperta di noi stessi (e del Rotaract)!
Pronti per intraprendere questa nuova avventura? Cominciamo scoprendo chi è e cosa propone di realizzare nel corso della sua annata il nostro nuovo Rappresentante Distrettuale.

1. “Conosci te stesso” è il motto che hai scelto per la tua annata. Ma chi è Alberto fuori dal Rotaract? E, cosa aggiunge il “fare Rotaract” alla sua vita?

Al di fuori del Rotaract sono laureato magistrale in Economics and Finance presso l’Università di Padova, ho svolto un Master in Retail Management e Marketing presso la Fondazione CUOA e sono in procinto di iniziare il terzo anno del corso di laurea triennale in Storia dell’Università di Padova. Amo le buone letture al tramonto, il cinema che sa emozionare e la brezza alpina nei capelli davanti alle montagne, che sono un po’ la mia seconda casa.
Il Rotaract mi ha indubbiamente dato tanto. Mi ha fatto crescere come persona facendomi acquisire innumerevoli nuove competenze e mi ha dato l’opportunità di conoscere moltissime persone straordinarie che porterò sempre nel cuore.

2. Torniamo indietro nel tempo, dove tutto è cominciato. Come ti sei avvicinato al Rotaract e per quali ragioni hai deciso di divenire socio?

Ho iniziato il mio percorso nell’Interact grazie ad una cara amica di famiglia che purtroppo qualche anno fa ci ha lasciati. Mi sono subito invaghito di questa associazione per via dei suoi valori, della sua azione, del suo spirito innato di servizio.

3. Durante i tuoi anni da socio, quale esperienza, service e incarico ti ha segnato ed insegnato di più?

A livello di Service uno dei momenti più significativi che ho vissuto nel Rotaract è senza ombra di dubbio l’insieme di emozioni che ho avuto l’opportunità di provare all’HappyCamp Ancarano. Gli HappyCamp sono una lampante dimostrazione di quanto in alto possa volare lo spirito di Servizio della nostra associazione, di quanto possiamo fare la differenza per le persone che ci stanno attorno, di quanto le nostre azioni contino davvero. Porterò sempre nel cuore quei momenti.
A livello di incarico ho avuto l’onore di essere Presidente della Commissione Comunicazione per due annate e reputo che sia stata un’esperienza molto formativa sotto diversi punti di vista.

4. E poi, dopo tanti anni di vita Rotaractiani, la nomina a Rappresentante Distrettuale. Quale è stata la prima cosa che hai pensato appena eletto?

Un grande grazie ai soci per avermi dato la loro fiducia: tutto quello che faccio lo faccio per loro.

5. Come RD, che ambizioso obiettivo ti sei prefissato da realizzare, per il Distretto, durante questa annata?

Contribuire a creare un Rotaract sempre più forte, sempre più inclusivo, sempre più in grado di portare cambiamenti positivi nel mondo.

6. Nel tuo progetto di candidatura hai espresso che l’annata in corso “apparterrà a ciascun rotaractiano”. Come possono i soci del 2060 diventare parte attiva, protagonisti? 

Lo sono già, lo sono sempre stati e sempre lo saranno: come potrebbero non essere loro i veri protagonisti? Cosa sarebbe il Rotaract senza i suoi soci?
Dobbiamo sempre ricordare che il vero protagonista della storia che stiamo scrivendo è il socio che con il suo entusiasmo illumina la nostra associazione, che con il suo impegno la fortifica, che con la sua passione la fa risplendere.
Sono fermamente convinto del fatto che il compito di un RD non sia quello di guidare, ma quello di accompagnare i soci. Un Rappresentante Distrettuale è quel tecnico di scena che sta nel dietro le quinte per supportare gli attori principali, in questo caso i Club e i soci, perché sono loro i veri protagonisti.

7. Puoi riassumere i punti salienti del programma della tua annata? 

Azione Interna : il punto di partenza è sicuramente il “perché” siamo Rotaractiani, con una forte attenzione ai nostri valori. Questa è la base di ogni attività dell’Azione Interna.

Azione Professionale : il focus è sull’orientamento e l’acquisizione di competenze, che saranno al centro degli incontri che stiamo organizzando a questo fine.

Azione Pubblico Interesse : innanzitutto gli Happycamp. In questa annata sponsorizzeremo come Distretto Rotaract 2060 la partecipazione di un ospite a ciascuno di questi bellissimi Service. Inoltre, abbiamo deciso di fare a meno dei gagliardetti per destinare quanto risparmiato al Service Distrettuale votato dai Club: forse avremo un oggetto in meno ma qualcuno avrà una speranza in più e questa è la cosa davvero importante.

Azione Internazionale : il focus sarà sulla condivisione, tramite un ciclo di incontri online con Rotaractiani da tutto il mondo e tramite uno scambio internazionale (per dare ai soci l’opportunità di respirare letteralmente l’aria internazionale della nostra associazione).

Nuove Generazioni : quando parliamo dell’Interact non stiamo solo parlando del nostro futuro, ma anche del nostro presente. Dialogare, collaborare e condividere momenti con gli Interactiani sarà uno dei punti più importanti dell’annata.

Comunicazione : il messaggio principale che vogliamo inviare è che delle ragazze e dei ragazzi, con storie ed esperienze diverse ma con obiettivi e valori comuni, hanno deciso di unire le forze per mettersi al servizio della comunità. Non puntiamo a comunicare solo momenti, ma anche – e soprattutto – emozioni.

8. Quali sono i tuoi timori e le tue paure più grandi dopo poche settimane dall’inizio ufficiale del tuo incarico?

Di paure e timori naturalmente ce ne sono sempre quando si inizia un incarico, ma è importante non dargli ascolto: il Rotaract che vogliamo costruire non si basa sulla paura ma sulla fiducia che abbiamo nel nostro impatto positivo sul mondo.

9. Quali sono stati gli insegnamenti appresi durante il periodo pandemico, che ha causato uno stop forzato delle attività programmate dai Club, che credi possano tornare utili durante la tua annata?

Che siamo più forti di quanto pensassimo: nemmeno una pandemia è riuscita a far vacillare la nostra voglia di metterci in gioco. È vero, questo decennio è iniziato con una marea di problemi ma insieme possiamo ambire a renderlo un’epoca di soluzioni.

10. Quali elementi concreti credi siano fondamentali per migliorare ancora di più il rapporto tra Club Rotaract e Rotary?

Innanzitutto, ti ringrazio molto per questa domanda perché tocca un tema chiave dell’annata: Integrate Rotaract.
Ci viene chiesto di inaugurare un nuovo corso nei rapporti tra Rotary e Rotaract per creare una collaborazione ancora più stretta: questo ambizioso progetto del Rotary International è insomma una grande opportunità per costruire un’associazione ancora più coesa.
Il dialogo è il primo e fondamentale germoglio per costruire un clima di cooperazione sempre più affiatata e il generare progetti condivisi ne è la fioritura.